martedì 10 novembre 2009

ANGA: le otto membra dello yoga



La pratica quotidiana
richiede l'intensità
che si legge nello sguardo
del praticante

YAMA
NIYAMA
ASANA
PRANAYAMA
PRATYAHARA
DHARANA
DHYANA
SAMADHI

sono le otto membra dello yoga.

(N.B. Anche se dovrebbero esserci, non ho messo i dovuti accenti sulle lettere, perché non tutti possono leggerli sul proprio computer, la lettera accentuata si trasforma in quadretti....)

domenica 1 novembre 2009

Vivere lo yoga insieme a Patanjali


Patanjali ci guida sul cammino dello Yoga.
Non tralascia nessuna componente della vita biologica, psichica, spirituale e sociale.
L'essere umano inserito nella natura e nella società vive un percorso, breve, ma difficile, fatto di continue trasformazioni.
Lo yoga è l'insegnamento della consapevolezza, consapevolezza delle trasformazioni avvenute durante questo percorso.
Lo yoga incanala l’essere umano verso la consapevolezza, verso la conoscenza di sé, degli altri, dell’universo, del valore della vita.
Il cuore dell'insegnamento di Patanjali è negli "otto membra" e cioè le otto parti in cui si divide lo yoga, ma che si interpenetrano di continuo nella pratica. Aiutano ad attenuare la sofferenza dell'esperienza dell'esistenza. Aiutano ad arrivare alla conoscenza, mezzo dell'effettiva distruzione delle impurità. La luce della conoscenza aumenta in proporzione alla loro pratica e raggiunge il culmine con la capacità di discriminazione.

mercoledì 21 ottobre 2009

In nome dello yoga...




Sotto il nome di Yoga ormai troviamo molte pratiche ginniche.
E' vero che fanno bene al corpo, ma perché travestirsi da yoghi quando l'essenza dello yoga non è presente?
Patanjali introduce la pratica yoga con queste parole:
" Ora, inizia l'insegnamento dello yoga"
L'attenzione dell'allievo è richiamata. L'allievo poi non è uno qualsiasi, ma è qualcuno che ha già studiato in precedenza e che è pronto a ricevere le istruzioni di un insegnamento riconosciuto come detentore di verità.
L'allievo deve essere pronto significa che ha già iniziato un lavoro di purificazione di sé stesso e ha l'umiltà di essere in ascolto, in grado di praticare e rispettare le regole.
"Ora, inizia l'insegnamento dello yoga" è una frase solenne, chi la riceve deve esserne degno. Non è qualsiasi insegnamento, è l'insegnamento della consapevolezza che porta all'espansione della coscienza.

venerdì 18 settembre 2009

Equilibrio - Equilibre


Intanto, rimaniamo in posizione di equilibrio su una gamba...
A che cosa è dovuta la capacità di rimanere a lungo in una posizione di equilibrio?
Al corpo o alla mente? A tutti i due?
Ma, allora il corpo e la mente sono già in unione per assumere questa posizione?

Altro interessante argomento di riflessione...

domenica 13 settembre 2009

YOGA


Yoga significa unione.
Questo si legge ovunque, partendo dalla radice "yuj" che vuole esprimere l'unire, il legare.
Ma unione di che cosa e con che cosa?
Unione del corpo con la mente, della mente con il corpo?
il corpo e la mente non sono già uniti?
Cosa intendiamo per "mente"? Qualche cosa d'immateriale?

Questa potrebbe essere già una prima interessante riflessione...

martedì 1 settembre 2009

Il saluto a Patanjali

Si chiama "preghiera d'invocazione".
E' un omaggio a Patanjali.
Non se ne conosce l'autore.
Si recita prima di studiare i Yogasutra.
La prima parte è semplice e potrebbe essere stata scritta anche oggi per noi occidentali.
La seconda parte è molto evocativa, fatta di immagini di forte carica espressiva, non della nostra cultura.

Yogena cittasya padena vacam
Malam sarirasyaca vaidyakena
yopakarottam pravaram muninam
Patanjalim pranjaliranato'smi

Inchiniamoci davanti al più nobile dei saggi
Patanjali
che ci ha offerto lo yoga per la serenità e la sanità della mente
la grammatica per la chiarezza e la purezza della parola
la medicina per una salute perfetta.

Abahu purusakaram
Sankha cakrasi dharinam
Sahasra sirasam svetam
Paranamami Patanjalim

Inchiniamoci davanti a Patanjali
incarnazione di Adisesa
la cui parte superiore del corpo ha forma umana
le cui braccia reggono una conchiglia, un disco e una spada
e che è incoronato da un cobra a mille teste

domenica 30 agosto 2009

Il Maestro

Ho ascoltato molti Maestri nella mia vita e per un breve periodo ne ho seguito qualcuno.

Come diceva Mircea Eliade, storico delle religioni, filosofo, narratore e poeta:
"è difficile trovare un Maestro vero, perché quelli autentici vivono nella più assoluta discrezione, in capanne isolate o nelle grotte delle montagne."
Naturalmente egli parlava del "guru" indiano ricercato dal turista spirituale occidentale.
La sua osservazione è giusta anche per il Maestro non indiano...
Io direi che è difficile trovare un Maestro vero, perché quelli autentici sono umili, sanno essere in ascolto, dimenticando se stessi e hanno il dono dell'empatia. Possono anche essere severi, come Patanjali, ma è una severità che non si teme, è una severità sulla quale si riflette.

Poi, un giorno finalmente ho smesso di cercare un Maestro, perché ho incontrato Patanjali...
Ho incontrato una persona speciale vissuta molti anni prima della nostra era. Una persona che per me non è né uomo né donna, ma un essere vivente che mi ha regalato la possibilità di vivere con consapevolezza. Inoltre, potrebbe anche essere nato in questo secolo, perché tutto quello che dice è sempre valido.

Non parlerò di Patanjali.
Chi ha voglia di fare una ricerca sulla vita di Patanjali la farà e rimarrà deluso...
Parlerò della filosofia yoga di Patanjali, degli aforismi di Patanjali, gli Yogasutra.
Se ne trovano un'infinità di traduzioni e interpretazioni...
Comunque, queste incertezze personalmente non mi disturbano, perché l'importante è quello che si trae da questi aforismi. Gli Yogasutra sono una guida teorica e pratica per camminare più velocemente sul sentiero spirituale. Non è uno dogma.

J'ai écouté de nombreux Maîtres dans ma vie et durant une brève période j'en ai même suivi quelques uns.

Comme le disait Mircea Eliade, historien des religions, philosophe, narrateur et poète:

"il est difficile de trouver un vrai Maître, car les authentiques vivent dans une discrétion absolue, dans des cabanes isolées ou dans des grottes en montagne."

Naturellement il parlait des "guru" indiens recherchés par le touriste spirituel occidental.
Son observation est juste aussi pour les Maîtres qui ne sont pas indiens...

Je pense qu'il est difficile de trouver un vrai Maître, car ceux qui sont authentiques sont humbles, savent être à l'écoute, s'oublient et ont le don de l'empathie. Ils peuvent aussi être sévères, comme Patanjali, mais c'est une sévérité que l'on ne craint pas, c'est une sévérité qui fait réfléchir.

Un jour j'ai finalement cessé de chercher un Maître, car j'ai rencontré Patanjali...
J'ai rencontré une personne spéciale qui a vécu longtemps avant notre ère. Une personne qui pour moi n'est ni homme ni femme, mais simplement un être humain qui m'a offert la possibilité de vivre consciemment. Il aurait pu naître aussi bien en ce siècle, car tout ce qu'il dit est toujours valable.

Je ne parlerai pas de Patanjali.
Qui a envie de faire une recherche sur sa vie le fera et restera sur sa faim d'en savoir d'avantage...
Je parlerai de la philosophie yoga de Patanjali, des aphorismes de Patanjali, les Yogasutra.

On en trouve une infinité de traductions et d'interprétations...
Personnellement ces incertitudes ne me dérangent pas, car l'important est le suc que l'on tire de ces aphorismes. Les Yogasutra sont des guides théoriques et pratiques pour marcher plus vite sur le chemin spirituel. Ce n'est pas un dogme.

martedì 25 agosto 2009

Shavasana


Ditù, nella posizione di Shavasana, dà il suo benvenuto su questo spazio speciale, che malgrado le apparenze è molto serio...
Ditù, in questa posizione chiamata posizione del cadavere, illustra molto bene il rilassamento che lui pratica quotidianamente...

Ditù, dans la position de Shavasana, souhaîte la bienvenue sur cet espace un peu spécial, qui est très sérieux malgrè les apparences...
Ditù, dans cette position appelée position du cadavre, illustre très bien la relaxation que lui-même pratique quotidiennement...