domenica 30 maggio 2010

PRO-MEMORIA

Gli otto elementi costitutivi dello yoga si riferiscono all'intero essere umano:

YAMA: Le astinenze
NIYAMA: Le osservanze
ASANA: occuparsi del proprio corpo
PRANAYAMA: occuparsi del proprio soffio
PRATYAHARA: occuparsi degli organi sensoriali
DHARANA, DHYANA, SAMADHI: occuparsi del proprio mentale.
Il risultato è l'incontro con Dio.
Patanjali ci indica gli strumenti tecnici per arrivare a questo incontro.

Yama indicava le 5 discipline che riguardano il suo comportamento in rapporto al mondo esterno.
Niyama è un insieme di 5 discipline che riguardano la persona, in rapporto al suo mondo interno. L'essere umano ha il dovere di prendersi in carico, di assumersi.

sabato 15 maggio 2010

SUTRA SUCCESSIVO (II/31)

Il II° capitolo, Sadhana Padah, in cui troviamo YAMA e NIYAMA, spiega il processo da seguire per arrivare a realizzare lo stato di YOGA.
Sadhana è il mezzo, lo strumento che Patanjali suggerisce di utilizzare.
E' quindi un capitolo pratico, che parla di cose molto concrete.
Tra YAMA e NIYAMA c'è un Sutra (II/31) che sviluppa la nozione di Yama.
Questo Sutra richiede particolare riflessione...
Patanjali ci dice che in relazione a Yama, c'è una situazione molto importante e particolare:
"Il grande voto" (Mahavrata).
Che cosa significa?
Significa assumere un atteggiamento interiore, senza compromessi.
E' molto difficile arrivare a pronunciare questo grande voto, perché lo yogi ci deve essere fedele in qualsiasi occasione e per sempre.
Si capisce che ci vorrà del tempo, una progressione, prima di pronunciare un tale voto.
Quando lo yogi acquisisce consapevolezza, si rende conto che esiste una debolezza in uno dei Yama in lui. Così lavorerà su questo difetto con più impegno.